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sabato 12 settembre 2009

INFLUENZA SUINA H1N1

E' ormai risaputo che sulla scena mondiale è ricomparso il virus H1N1 dell'influenza, agente microbico che si era già presentato in passato fra il 1918-19 provocando la morte di circa 50.000.000 di persone e noto con il nome di "influenza spagnola" o "grande influenza". Il virus influenzale è un virus che si trasmette per via aerogena tramite gocciline di saliva nebulizzate nell'aria in seguito a colpi di tosse, starnuti o semplicemente parlando; la sua diffusione è favorita dagli stretti contatti interpersonali ed è facilitata negli ambienti affollati. Il virus si localizza a livello delle alte vie aeree ed è difficilmente contrastato dalle difese immunitarie visto la sua facile capacità nel mutare; l'azione patogena del virus si svolge proprio a discapito delle vie aeree dove può provocare un'intensa reazione infiammatoria con alterazioni strutturali che possono riguardare uno dei tanti meccanismi di difesa come l'apparato mucociliare. Da quando sopra detto è facile capire che soggetti predisposti all'infezione e forse ancor di più alle complicanze sono rappresentati da gruppi di persone con insufficienza cardiaca, alterazioni polmonari quali enfisema o bronchiectasie, diabetici, immunodepressi etc. infatti molto spesso a preoccupare i medici non è il virus influenzale, ma le superinfezioni batteriche che possono colpire il distretto polmonare in queste situazioni dove il transito verso il parenchima polmonare è facilitato dalle alterazioni strutturali generate dal virus. La sintomatologia è quella della classica influenza: febbre, cefalea, dolori diffusi alle ossa, possibile senso di nausea e tosse; le complicanze prevedono soprattutto un interessamento polmonare con la comparsa di edema polmonare e grave insufficienza respiartoria che possono portare all'exitus. I rimedi che si possono attuare sono di due tipi uno farmaceutico con l'utilizzo di determinati tipi di sostanze come l'amantadina che limitano la diffusione del microrganismo virale sia da cellula a cellula, sia tra soggetto e soggetto; l'atro di tipo preventivo tramite vaccinazione che garantisce una migliore copertura nei confronti di reinfezioni. Ritornando a parlare della suina a mio modesto parere credo che sia utile l'enorme massa di informazioni messa in circolo dai media sul potenziale rischio cui la popolazione è esposta e credo che la vaccinazione dovrebbe avere un target almeno del 80% rispetto al 40% previsto dallo stato, vista la gravità della situazione, infatti, si è anche anticipato il periodo della somministrazione vaccinale di un mese rispetto alla data precedente del 15 novembre che interesserà 24 milioni di italiani partendo dalle categorie a rischio.